lunedì 8 aprile 2019

IL BISOGNO DI UN FINALE - PARTE QUARTA

 
 
 
Regista – Bravo, perché io mi chiedo se andrà mai in scena e soprattutto se ci sarà un finale!
 
Max – Cose che ci chiediamo un po’ tutti! Perché? Perché siamo abitudinari, ecco perché. Per forza col sole che sorge tutti i giorni e tramonta sempre alla stessa ora, (urla) ma se un giorno non tramontasse? Tutti a lamentarsi con Dio, a morire nel dubbio prima di pensare a un’iniziativa, ma cosa parlo se una massa di cretini regola la vita a ricorrenze, se esiste il carnevale, la Befana, l’ultimo dell’anno e perché no, festeggiamo anche tutti i morti e tutti i santi giusto perché anche se non sei più di questa terra ti becchi anche tu la tua ricorrenza! E che dire della festa della mamma, del papà, degli innamorati, della donna, dei lavoratori, ci tirano per il culo  col sorriso! E’ un incubo, capite? Non c’è creatività, non c’è possibilità, viviamo in un regime, se non festeggi il Natale ti guardano storto, se non festeggi l’ultimo dell’anno avrai tutta la vita delle turbe perché sei un diverso, se vai a letto quel cazzo di giorno prima di mezzanotte per tutta la notte  non potrai dormire, dovrai pensare a quale festa inventarti da sbandierare agli amici il giorno dopo quando ti faranno il terzo grado e poi le vacanze, estive, invernali, condanne sì, ti diverti ma solo quando lo decide lo stato, solo in certi periodi dell’anno si aprono i cancelli e si fanno uscire mandrie di sconfitti  a gioire di qualche ora d’aria. Carcerati siamo. E il grave è che le sbarre ci mancano, ci mancano i secondini, ci mancano le regole, le leggi, mentre sogniamo l’anarchia come una polluzione notturna e vergognosa da mantenere segreta! Che finale posso inventare, eh? (urla) Sarà comunque banale, perché tutti vogliamo la vita banale! Sarà comunque ordinario, (rassegnato) che nausea! (Con aria di sfida) Ma chiediamo il finale ad Alex o a Superman lì, visto che si stanno inventando da sé.
 
Regista – Max sta a te prendere le redini di questa storia, se non sai neppure gestire i tuoi personaggi …
 
Ehi – Posso andare a fumare? Perché io sento,  sento che non mi trovo a mio agio, ecco io…
 
Regista – Ti ho già detto che non si fuma! Max, e questo qui? Non parla mai e quando parla è peggio! Cosa ne facciamo?
 
Max – Io l’ho detto di tagliarlo, perché una volta per il bene di tutti io e te non andiamo d’accordo eh? (pausa) E poi frequenta Alex!
 
 
Regista(Urlando) Cosa fai?
 
Max(provocatorio, verso Ehi) Cerca di dire qualcosa di sensato, abbiamo appena passato pagina trentatré, l’età di Cristo!
 
Ehi(terrorizzato) La frequento, adesso non esageriamo, perché mi sono calato…
 
Regista – Cosa hai osato fare?
 
Alex(Cercando di salvarsi e di salvarlo) Calarsi nel personaggio! Solo perché si è calato nel personaggio gli state facendo un processo, Max  perché non gli inventi delle battute, eh?
 
Max – Le uniche battute che mi vengono sono “guarda qua”
 
Alex(sprezzante) Ti credevo uno scrittore!
 
Max  Mi credevo anch’io.
 
Regista -  Lo credevamo tutti!
 
Ehi(urlando) Io non l’ho mai creduto!
 
Max(ride arrogante) E non é finita qui! Alex, (ride) Alex (ride senza riuscire a trattenersi) Alex  gli ha detto che le ridà fiducia nel mondo!
 
Regista – Hai scritto sto schifo e ci trovi anche da ridere?
 
Max(offeso) No, questo schifo se l’è scritto da sola, lei e lui si stanno scrivendo la commedia e si trovano nelle pause e lui si cala le brache o scusa, (guardando Alex) si cala nel personaggio, si cala! (urla) Ci stanno a prendere per il culo! (sognante) Alex, (verso il regista) te la ricordi come l’avevo descritta, te la ricordi? Guardala ora! (rifacendo il verso sottile da donna) “Mi ridai fiducia nel mondo” e non sai che cosa ha tirato fuori, scusa la metafora visto l’argomento, mi ha detto che lui (indica Ehi) ha un gran bell’arnese, arnese capisci? Capisci come parla?
 
Regista(imbarazzato) La ragazza cresce. Fa esperienze, apprende da ciò che vede, non c’è colpa in ciò che dice, è proprio perché tu l’hai voluta così pura che lei dice ciò che sente senza censura, come una bambina, non c’è malizia in lei, se non appunto quella giocosa delle bambine.
 
Max – Ho visto come lo guarda. Quella ne sa più di noi! Bambina un corno! Una perversa ecco cos’è!
 
Alex – Si vede che è così che vuoi le  donne eh, Max? Bambine ingenue e maliziose, piccole Lolite, non è così? (si alza dalla sedia minacciosa verso Max) Non hai inventato nulla di nuovo! (al regista) Non è vero che mi invento le parole, io sono i suoi desideri, quelli che non ammette neppure a se stesso, ecco! Vuole la bambina vestita da ragazzo che gioca con lo yo-yo, si sa tutti gli uomini sono un po’ pedofili, vero Max ? E tu gli crei la donna-bambina inventata  e reinventata ma che funziona sempre! L’importante è che poi non si degeneri, (Alex è infuriata e determinata) sì la donna – bambina mi attizza ma poi è la donna che voglio a letto, non certo una che preferisce lo yo-yo o lo zucchero filato, vero? E io donna divento! Ma poi l’autore - uomo è in crisi e desidera un’altra figura, la consolatrice, la mammina. E io lo divento! E così ogni uomo in platea è soddisfatto, l’attrice si è trasformata almeno in una delle sue figure predilette, meglio in tutte! E comunque l’angelo prevale, puttana solo a letto e con la benedizione di Dio, ma per il resto guai a dire parolacce, guai a mostrarsi esperte, guai a tornare donne prima del tempo, guai! Alex è la scema con lo yo-yo in mano che aspetta un cenno dal suo uomo! Ma scemo sei tu Max che non capisci che persino i tuoi personaggi ti stanno tirando per il culo, che trasformarmi per te è la cosa più semplice e banale e mi stai annoiando a morte.  La donna fa paura vero, Max? La donna ne ha visti! (gli uomini si mettono le mani come a difendere il loro sesso) La donna fa paragoni, li fa anche se non lo dice, la donna sa, la donna ha un vissuto sessuale, (urla) la donna sa fingere un orgasmo cosa che l’uomo non può fare! (gli uomini stringono i denti e fanno una smorfia di comune dolore nel dovere sentire ciò che non vorrebbero sentire, Alex diviene triste) Quando poi ne ha uno vero è lì che si frega e, l’uomo capisce, ma è troppo orgoglioso per ammetterlo, preferisce pensare di essere andato meglio del solito! Povere donne! Ma io non me la faccio raccontare come una verginella! (rincara la dose muovendosi minacciosa verso Max) E così ti senti inadeguato, non ti lasci andare perché sei sempre lì a misurartelo, ed ecco che fai nascere questo disgraziato (indicando Ehi) a cui dai la colpa di tutto e un sesso immenso. E riversi su di lui ogni tua frustrazione e il tuo odio e la tua invidia e il tuo desiderio e il desiderio di tutti (urla) un grande cazzo con cui governare il mondo! (Agli uomini nasce un sorriso beato sul viso) No, non sono pura, non sono ingenua e neanche scema! Sono persino volgare e sono qui per svelarti una cosa che ti getterà nello sconforto più totale, proprio perché sono io a dirtela, la tua Madonna. (Pausa, continua minacciosa scandendo le parole come colpi d’arma da fuoco) Io ho le stesse voglie, gli stessi pruriti di un uomo!
 
Max(Urla, la testa tra le mani) No!
 
Alex – Sorpreso? La tua filosofia spicciola mi urta, mi urta e non mi soddisfa, quello che cerco è una storia di sesso e basta, sesso senza limiti, senza tabù, senza perdersi in descrizioni, capisci? Non voglio neanche sapere come si chiama, o che lavoro fa, voglio solo che si cali le brache, chiaro? (si calma) L’ho detto, come sto bene, l’ho detto! (urla) Cacca, piscia, culo, tutto posso dire, tutto!
(Pausa, dopo lo sfogo si rende conto dell’imbarazzo di tutti e dell’enorme silenzio, urla verso il pubblico) Una donna che dice questo è una puttana, vero?
 
Regista(pausa) No Alex è solo una maleducata, non ne facciamo una questione femminista ora, in questa commedia c’è già abbastanza casino senza che tiriamo fuori l’invidia del pene!
 
Max (rabbioso) No, facciamone una questione femminista invece! Visto che abbiamo una degna infiltrata! Tu che hai a mala pena vent’anni cosa vuoi sapere eh? Possibile che io debbo soffrire come uomo delle rivendicazioni di tua madre e di tua nonna e della madre di tua nonna, non capisci che io non c’entro più con gli antichi romani e sto pagando da molto prima, non capisci? Non capisci che ogni uomo che nasce ha già su di se l’odio secolare di donne già morte anni prima? E che siccome queste a loro volta si dovevano vendicare della vendetta delle loro  madri e delle loro nonne e delle madri delle loro nonne lasciano alle figlie questa fiaccola accesa della vendetta che continuate a passarvi come una staffetta di anno in anno, secolo in secolo? Peggio delle Olimpiadi!  Perché dalla preistoria a oggi le donne sono incazzate e gli uomini subiscono ogni rivendicazione e purtroppo non basta la vita di centinaia di uomini, di migliaia di uomini per la vendetta secolare di donne da secoli incazzate a morte! (pausa poi urla) Fido! Non si può dire fido come in qualsiasi gioco di merda? Perché vedi Alex se proprio vogliamo andare indietro nel tempo, tua madre sarà stata incazzata con tuo padre in quanto donna, tua nonna con tuo nonno, la mamma di tua nonna sarà stata ancora più incazzata e potremmo arrivare a Napoleone, capisci? Magari scopriamo che tu sei una discendete e che Napoleone con le donne era uno stronzo, ma io cazzo c’entro con Napoleone? Se la mia colpa è solo il sesso, ecco che mi sento inadeguato, ecco che non ci possiamo calare le brache che ci si ammoscia, perché in voi è il desiderio di tagliarlo, più che averlo, capisci? Per forza siamo impotenti! Non sappiamo quale reincarnazione di donna incazzata ci sta per possedere  ecco! Tregua! Solo questo, ecco perché la donna bambina ci fa sentire più sicuri, perché forse ancora non è stata da voi caricata, ancora non è così incazzata! Il fatto è che non posso raccogliere la vendetta delle tue nonne e bisnonne e delle tue antenate, ma a malapena la tua, non credo di avere una vita così lunga neppure per il flagello che mi si sta per abbattere sopra.
 
 
Alex – Beh! (inflessibile) Qualcuno dovrà pagare, comunque!
 
Ehi – Pos… Posso andare  a fumare mi, mi tremano le gambe, mi, mi è diventato piccolissimo, posso?
 
TUTTI:
 
-         No!
 
Max – Credo che diventerò gay.
 
Alex – Vigliacco!
 
Regista – Non importa, Max basta che scrivi! Alex, ti sei calmata? In quanto al sesso fai ciò che credi, sfogati ragazza! Basta che reciti, anzi se questo ti aiutasse a recitare meglio, con più grinta, fai pure!
 
Max – Ma tu da che parte stai?
 
Regista - (urla) Basta! Lo sapevo, è per questo che non voglio le storie d’amore, portano a tutto, si parla dell’universale, ci si parla addosso, si allungano le commedie! Ben vengano le storie da una botta e via! Quella è tutta salute! L’amore, la gelosia e la possessività vanno al passo qui dentro! Le storie a teatro si devono avere al di fuori della propria compagnia!
 
Alex – Ma non dovrebbe essere così difficile amarsi, se Max non fosse uno scrittore cinico e maschilista e (esita) sciovinista!
 
 
TUTTI LA GUARDANO DI COLPO E LE CHIEDONO IN CORO:
 
-         Che vuol dire ?
 
Alex(imbarazzata) E che ne so, nei film tutte le donne lo dicono (pausa, pesta i piedi nervosa) e nessuno chiede loro il significato! (singhiozza) Ero andata così bene fino ad ora, perché, perché non è mai come nei film!
 
Regista – Dicevo, non voglio gelosie! (urla) Voglio uno scrittore, voglio un’attrice e voglio un tecnico - luci e aiuto regista…
 
Ehi – Eh! Anch’io voglio tante cose!
 
Regista – Non chiedo altro! Non voglio più sapere quando uno si cala le brache o quando l’altra decide di farsi l’intero pianeta perché è per la liberazione sessuale, o per il sesso senza frontiere, o perché ci avviciniamo ad accogliere l’Europa (pausa, guarda Alex) tra le gambe!  Non voglio ascoltare crisi isteriche di un autore in menopausa!
 
Max – Sono soltanto alla crisi post - parto! Non esageriamo.
 
Ehi – Siccome ognuno qui ha le sue crisi e a me sembra come al solito di non c’entrare un cazzo, pensavo che una cosa potrei risolverla, se Alex desidera solo uno che si cali le brache, forse è il destino, posso aiutarla? Una sveltina e torniamo tutti di buon umore!? Perché non ammettere con coscienza di causa che tutto gira e rigira si basa su quello, tutti questi screzi non sono altro, queste liti, che libere manifestazioni di predominio, lotte in presenza della femmina che si fanno tra uomini, non avendo grandi code piumate da mostrare, o corna con cui combatterci, (guarda Max) visibili almeno! Noi stiamo qui a palleggiarci parole, dette e ridette, a sfoderare conoscenze come colpi di fucile, Alex è solo il capro espiatorio, ci sono troppi uomini in questa commedia, come troppi pesci in un’ acquario!
 
Max(alzandosi) Complimenti per la metafora!
 
Ehi – Ma è vero, Alex è la sola donna, non c’è equilibrio, la stupriamo solo con gli occhi ogni volta che ci compare davanti, nonostante si vesta da uomo, manda chiari segnali a livello ormonale intendo, quante volte abbiamo già fatto cadere le matite eh? (Alex guarda Ehi sconcertata mentre Max e il regista non visti continuano  a fare cenni a Ehi di stare zitto, senza alcun risultato) E la volta che mi sono chinato io a raccoglierle Max mi ha tirato un calcio in culo! E quando ci siamo arrampicati tutti contro il vetro del bagno? (di nuovo cercano disperatamente di fare cenni contrari) Con tutti i nasi schiacciati contro il vetro sembravamo proprio porcelli, e nessuno voleva fare la base d’appoggio e poi voi vi siete arrabbiati con me perché sono caduto proprio nel momento più bello e siamo caduti tutti e quando ci siamo arrampicati di nuovo si era già vestita! E quando le abbiamo fatto indossare non so quanti abiti di scena totalmente inutili solo per spiarla a turno? (I due hanno un mancamento, Alex quasi le lacrime dalla rabbia) So che è dura da accettare ma io lo so, la vita è tutta una questione di misura e, la vostra aggressività nei miei confronti è da imputarsi alla riproduzione sessuale, nel senso che io potrei arrivare ad Alex anche da qui seduto!
 
Max – L’uccido!
 
Regista – Ehi vai a fumare, basta che taci!
 
GUARDANO ALEX CHE LI FISSA DISGUSTATA.
 
Max – Già che siamo venuti a confessioni, cioè che quel cretino ha confessato, di che colore porti le mutande Alex oggi? E’ un gioco, noi ci si chiedeva, ecco.
 
Alex – Non le porto. E che mi vesto anche da uomo! Che cosa sperate di vedere anche se mi chino?
 
Max(Imbarazzato) Oh, beh! A noi basta, basta poco per cambiarci la giornata, basta, basta la postura, Alex!
 
Regista – Per tenere allenata la fantasia, ecco, sai vedo, non vedo, e più non vedo, più cerco di vedere e… basta! Ammettiamolo, è vero, troppi pesci! Troppi pesci in questo acquario. Max, è tutta colpa tua, come ti viene in mente di scrivere una commedia con quattro uomini e una donna!
 
Max – Perché scusa, nella vita tu ti trovi sempre in coppia? Per le strade vedi sempre la gente equamente divisa? Un maschio e una femmina, un maschio e una femmina? Non capisco perché a teatro deve esserci un equilibrio che non c’é nella vita!
 
Regista – Max capita che il teatro rappresenti scene di vita ma non è la vita, anche perché altrimenti ci si annoierebbe a morte, per questo se ad esempio un uomo va in bagno nella vita, a teatro non lo facciamo vedere! Almeno solitamente! Le donne che si fanno la ceretta, uomini e donne che si fanno il bidè cosa mi starebbero a dire?
 
Max – In senso di battute al pubblico?
 
Regista – Anche!
 
Max – Usciamo dalle regole! (tutti lo guardano spaventati) Rappresentiamo tutto, ripeto tutto, basta balle, tutto ma tutto di tutto, chiaro?
 
 
SGUARDI  DA SATIRI VERSO ALEX.
 
Alex – Io non mi faccio il bidè in scena!
 
Max – Che ipocriti! Allora facciamo il solito teatro di personaggi sterili che non hanno altro che battute, (medita) la gente penserà come al solito che gli attori non si lavano! E sarà colpa tua Alex!
 
Alex – E poi nessuno sarebbe spontaneo, neppure nel farsi il bidè, sarebbe un bidè esibizionista, un’esibizione fatta per il pubblico.
 
Max – Questo è vero! (Riflette, poi è colto da folgorazione) Ma se fosse un bidè itinerante?
 
Regista – Un che?
 
Max – Se il pubblico partecipasse, se si sentisse dentro la cosa, ecco che nessuno guarderebbe più uno come se lo fa.
 
Regista – Max,  non è pop art è teatro!
 
Alex – Non  fai altro che uscire fuori tema!
 
Max – Non c’è nessun tema! La mia è una fase di studio!
 
Regista – Riguarda anche il pubblico!?
 
Max (Sconsolato) Tutti quelli che si fanno il bidè, e che fanno teatro e che cercano la verità.
 
SONO TUTTI A TESTA BASSA SUL COPIONE, UNO SCATTO FULMINEO STUDIATO AD ARTE E CADE UN ASTUCCIO DI MATITE, POCHI ISTANTI E TORNA EHI COL FIATONE, VORREBBE ESPRIMERSI MA NON GLI ESCONO LE PAROLE.
 
Max – Non posso vederlo! Che ti succede, ora? Parla! Devi avere un ottimo motivo per privarci di questa scena!
 
Regista – Che c’è ?
 
Ehi -  (ansimando) Quello, quello, quello della S. I. A . E ! Sta arrivando, mi sembrava arrabbiatissimo!
 
VELOCISSIMI TUTTI NASCONDONO I COPIONI IN UN UNICO GESTO INCONDIZIONATO TIRANO FUORI LIBRI, GIORNALI E CARTE DA GIOCO. ENTRA L’UOMO DELLA SIAE.
 
 
Uomo della siae – Bene abbiamo giocato! (Tutti lo guardano totalmente inespressivi) Adesso, il tempo dei giochi è finito!
 
Ehi(Tirando fuori le bocce)  E chi lo ha detto?
 
Uomo della siae – Avanti, coraggio il copione, (scandisce verso Ehi) Lo tiri fuori!
 
Max – Per il bene di tutti, non lo provochi!
 
Uomo della siae – Signori, non facciamo i bambini! E’ solo un 20%
 
Regista (tra sé) -  Sanguisughe!
 
Max (tra sé) – Avvoltoi!
 
Alex (tra sé) – Impotente!
 
TUTTI GUARDANO ALEX:
 
Alex(Imbarazzata) Lo vedo subito, io!
 
Uomo della siae(Estraendo una pistola di plastica) Fuori le locandine! (prende Ehi con un gesto fulmineo e gli punta la pistola alla bocca) A quando lo spettacolo?
 
Max – Lo spettacolo lo sta dando lei! Non ci sarà alcuna commedia, mi creda!
 
Regista – Gli creda, è l’unica cosa sensata che abbia detto fino ad ora!
 
Uomo della siae – E l’attrice, cosa dice? (continuando a tenere l’ostaggio)
 
Alex – Faccio la puttana!
 
Uomo della siae – Ma guarda, pochi giorni fa era un’assistente sociale! Ha!
 
Alex – Poi ho cominciato a portarmi il lavoro a casa, e allora?
 
Uomo della siae – Una puttana? Vestita da ragazzo?
 
Alex(provocatoria) Perché non la eccita? (Guardando Max con occhi di sfida) Posso toglierli i pantaloni!
 
Max – Ferma, ne basta uno!
 
Uomo della siae (vittorioso) Di attori, eh?
 
Max – No, di esibizionisti!
 
Ehi(parlando a fatica, quasi soffocato dall’arma) Vero, Alex non lo fare! Poi ci provi gusto e non la smetti più!
 
Uomo della siae(esasperato) Basta! Io domani devo lavorare non come voi!
 
Regista – Noi domani si gioca sempre a carte, se vuole ripassare!
 
Max – Posso farle una domanda?
 
TUTTI GUARDANO MAX MALISSIMO.
 
Uomo della siae – Prego, sia veloce!
 
Max – Perché continua a minacciare il nostro amico con una stupida pistola ad acqua?
 
Uomo della siae – Semplice, perché non è ad acqua! Ha! (scoppia in una secca risata isterica)
 
Ehi – Liberatemi, vi prego!
 
Max(impassibile) Comunque ha sbagliato ostaggio, ha preso l’unico cui non gliene frega niente nessuno, posso farle una seconda domanda?
 
Uomo della siae – Se è in grado di farla senza perdersi!
 
Max – Ma quando a lei da piccolo chiedevano: “ Cosa vuoi fare da grande bel bambino?” Lei cosa rispondeva? Non avrà risposto L’UOMO DELLA SIAE, vero? Ecco quali sono state le fasi della sua crescita?
 
Uomo della siae(imbarazzato, si riscatta immediatamente) E le fasi della sua scrittura?
 
Regista – Temo simili alle fasi della sua crescita (pausa) nulle.
 
Max(guardando storto il regista e rivolgendosi nuovamente alla sua vittima) Non si risponde a una domanda con una domanda! (tra sé) Questo fa sempre effetto quando non sai dare la risposta, allora?
 
Uomo della siae – Comunque volevo...  (inconsapevolmente lascia andare l’ostaggio che saltella via silenzioso e si accuccia dietro Max)
 
TUTTI
 
-         Voleva?
 
Uomo della siae – Volevo fare l’attore (pausa) cabarettistico.
 
SILENZIO DI GHIACCIO, TUTTI SONO SERI E LO GUARDANO SPIETATI.
 
 
Regista – Ma lei è estremamente portato!
 
Uomo della siae(trionfante) Lo dice da regista!
 
Regista – No, no! Da scommettitore, ricorda?
 
MAX, VISCIDO GLI E’ ALLE SPALLE IN UN BATTER D’OCCHIO MENTRE GLI SIBILA  A UN ORECCHIO:
 
Max – Forse qualcosa non ha funzionato? Ha fatto qualche scuola, ha provato a frequentare il teatro, (tra i denti) invece di inseguirlo?
 
Uomo della siae(depresso) Mi hanno bocciato (pausa) ripetutamente, ho pagato professori interni ed esterni, hanno preso i miei soldi, (urla) mi hanno stretto la mano e strizzato l’occhio, quando sono entrato la commissione letto il mio nome, l’intera commissione, mi ha fatto un sorriso smagliante, ricordo i denti di tutti in fila! Una tacita promessa di diploma assicurato, anni di sacrifici in una bustarella che si sarebbero distribuiti adeguatamente! (pausa) Ma quando mi hanno visto fare il pezzo che avevo preparato, è stato più forte di loro e mi hanno bocciato!
 
Max(sadico) Non deve scoraggiarsi, è tra amici! Forse, vede,  era troppo efficiente, ecco! Quello che si potrebbe definire un cacasodo, (Max si accorge che tutti lo guardano interrogativi) traduco: cacasodo, dicesi di una persona dal portamento esageratamente grave e contenuto! Vede gli artisti non lo sono mai e magari  la invidiavano, ecco! Mi dica, per caso era anche un po’ rigido?
 
L’UOMO DELLA SIAE LO GUARDA COME ILLUMINATO.
 
Ehi  - (imitando il tono sadico, sarcastico di Max) Aveva forse l’aspetto di uno che ha una scopa in culo?
 
L’UOMO DELLA SIAE VERGOGNANDOSI FA CENNO DI SI E POI GUARDA TUTTI, TUTTI SONO DAVANTI A LUI E SCUOTONO LA TESTA IN UN UNICO GESTO FLUIDO E SINCRONIZZATO DI TOTALE DISSENSO, A RICORDARE UNA COMMISSIONE IMPLACABILE.
 
Max (incalzante conduce lo psicodramma) Un po’ cacasenno? Dicesi di una persona saccente, di un saputello! Forse era un codardo, Cacasotto? Un po’ vigliacco lo era perché ha pagato! O forse non ha pagato adeguatamente, in questo caso sarebbe anche un cacastecchi, dicesi di una persona spilorcia; anche,  arida e stentata nell’esprimersi, o semplicemente avrà fatto qualche cacata!
 
Ehi – Secondo me  è solo un cacazibetto che pensava di fottere una giuria con qualche caccabaldola che poi non è servita a un cacchio!
 
SILENZIO, TUTTI LO GUARDANO MALISSIMO.
 
Ehi – Traduco, secondo me è solo  un damerino che pensava di fottere una giuria con qualche smanceria che poi non è servita a un cacchio, cacchio dicesi cacchio!
 
 
L’UOMO GUARDA LA COMMISSIONE TUTTI FANNO CENNO DI SI.

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