giovedì 17 novembre 2011

Dichiaro di comprendere e voler continuare...

Dichiaro di comprendere e voler continuare... si, in effetti è così.  E che il contenuto di ciò che scrivo si rivolge generalmente a un pubblico adulto, almeno all'anagrafe, così non mi ritengo responsabile di eventuali delusioni, masturbazioni, scatti d'ira ed elucubrazioni di qualche ex.."ma dice di me?" Dico di tutto... quando sto in lutto, e solo di me, mantengo l'anonimato... che poi qualcuno si riconosca o si voglia riconoscere, in fondo quando parlano bene o male di te, parlano sempre di te e narcisisticamente fa sempre un bell'effetto... E allora succhiatevi questo. Ci sono uomini, wao!!! Che riescono a darmi la nausea senza neppure mettermi incinta. Ci sono uomini che adorano il mio cervello, però il mio culo viene prima! Ci sono uomini che amano la mia pittura quasi quanto la mia vagina, ci sono uomini che sapendo da che parte tendo si dichiarono sempre a sinistra, anche con i figli alle scuole private, ci sono uomini che hanno giocato le carte buone e ora gli sono rimaste mille scuse e blaterano di giornate andate male, il giorno prima ti amavano da morire e quella voglia di venire... a trovarti al più presto. Ah dannazione questa disoccupazione... Quanta gente attorno che  dice, mentre mi alza la testa, come per uno schiaffo violento, nel pugno i miei capelli, mi solleva il volto dal desco dicendo : "Mi dispiace so come ci si sente". E non sa un cazzo di niente, piange lacrime amare perchè ha le bollette da pagare e tu ti sei persa la casa lo scorso anno, merda!! "Lo so come ci si sente, prendo tremila euro al mese, ho qualche casa, ma è dura, non arrivo a fine mese, saranno più le uscite che le entrate?" "Sarà che vorrei farmi quattro risate, ma le budella mi si attorcigliano dentro. E il denaro poi entra nei sentimenti come un veleno iniettato e chi ama mi sussurra all'orecchio: "Lo senti, ti piace?" e' un fatto di entrate... persino l'amore, sorrido, ma si, che vuoi che ti dica, che cerchi la stima che avevo di te, come un adesivo accartocciato sotto la suola che a mala pena riesco a staccare a ridistendere  e poi a spalmare. Non sarà più come prima. C'eravamo noi. Meno male va, che ho sempre un amante di riserva, come una ruota di scorta. Mi sono messa in gioco anche onestamente... Presa da te, ma quando ti trovi al tavolo con giocatori di poker beh... non è che non puoi conoscere il bluff. E così forse mi hai pensata ingenua e così forse anche un po' scema, e così forse ti piacerebbe che ora mi strappassi i capelli, mi bevessi coralli, dimagrissi troppo, e andassi in giro sbandando dappertutto, senza te. Ma sai che c'è, che ho masticato dolore per troppe ore prima di conoscere il tuo nome che è soltanto un nome, l'ho masticato tanto che l'ho predigerito e infine deglutito come le tue bugie. Sono stata a guardarti tutto questo tempo, mi sono fatta sedurre e mi è piaciuto molto,  ma so riconoscere uno squalo travestito da agnello, ti usciva la pinna dal bianco pelo, c'era Spielberg dietro ogni tuo passo. E tu ti farai una canna e a nanna, fine di una storia, qualche gioco virtuale, fine di un amore, fine di un sapore, una manciata di ricordi... ma c'è un mare infinito è pieno di pastura, di sangue e frattaglie fresche e così piccoli momenti non varranno quel nuovo sapore. MMmmm odore di fica e te vai alla deriva, con niente. Non me ne fotte un cazzo, si è suicidata la poesia, il piacere si è svegliato,  mi manca la complicità, voglio baciare in bocca qualcuno che sappia di lealtà, voglio giocare con una lingua nuova che non si metta in posa con mille difficoltà, voglio che la sua bocca non si affretti a  mentire, voglio dirgli che non c'è niente da dire, che può essere più onesta una scopata,  Voglio scegliermi le calze, quelle con cui ti stritolerei le palle, per sedurre. E voglio vederti per quello che sei e vorrei ti vedessi con gli occhi miei, ridammi la mia poesia non è della tua misura, e poi sono parole in serie, non le ho dette quando le pensavo e non le pensavo quando le ho dette e ridammi anche le mie tette ti sono rimaste incollate alle mani. I polpastrelli hanno ancora il ricordo dei miei capezzoli, fa male? Passerà, se vuoi ci soffio sopra e adesso vaffanculo! E non dirmi che mi ami, che non sai cosa voglia dire, lo butti lì come ti scappasse da pisciare, senza c'entrare il buco. Che bella la rabbia, con la rabbia ci dipingo, ci scrivo, faccio l'amore meglio, con la rabbia sento il battito del cuore veloce, con la rabbia mangio l'asfalto di notte in scarpe da tennis e mi lecco le labbra e assaporo il sudore, con la rabbia che scende e mi bagna, con la rabbia che avanza e mi fa persino sorridere e mi libera di tutto e di te per sempre come un amante che mi toglie i vestiti veloce, come un amante che non mi lascia la voce, come un amante che mi penetra forte e mi porta distante dalle nostre vite irrisolte, come un amante che non mi chiede niente, come un uomo, un uomo che sente, che ascolta il rumore, la vita che ho dentro, che mi da tutto in un solo momento, che non devo aspettare il giorno seguente perchè non mi lascia col bisogno del sempre, ma come un albero che ha le radici so dove trovarlo e so come goderne. E annuso l'assenza di noi, l'assenza di scuse e bugie, l'assenza che è come l'essenza di evaporate ipocrisie. E poi la corteccia era fredda e mi avvolgeva la nebbia, e la resina si attaccava alle guance e i piedi affondavano nella terra, che bello non essere di nessuno, persino ingollarsi bugie, e poi gettare il succo pregiato e bersi tutte d'un fiato, che bella la fine di una storia se è per sentirti risorta, che bello quel senso divino di scoparsi il tuo assassino, che bello se poi alla fine, non ti scopri una vittima  del dolore, ma una che col pennello e le parole si vive tutto l'amore. Sai perchè non ti odierò mai? Perchè tu sei quello che sei, perchè un orgasmo vale un orgasmo, perchè amo sempre in ritardo e odio con un poco di anticipo, perchè sono un poco sfasata, perchè sono estremamente curiosa, perchè preferisco essere mia, più di ogni tua fantasia, perchè che tu mi dia odio, amore, sesso, distanza, volgarità, poesia, bugie, tutto questo non conta, io mi cibo di tutto, mi serve tutto e me ne vado sempre con la pancia piena, sempre quasi serena, appagata.  Quello che non mi serve a riva se ne può rotolare, ma il resto, il resto lo trattengo, lo alzo, lo abbasso, me lo cullo dentro, mi serve tutto, il lutto, il pianto, il piacere, l'orgasmo, la preghiera, la bestemmia. Perchè il vero amore che non  posso tradire sta dentro le tele, sta nelle parole, ha bisogno di vita vera e in questo, in questo soltanto, io sarò sempre sincera. E se mi disprezzi, la cosa è persino più eccitante, non si può piacere a tanti, sarò piegata, sulla tua fronte corrucciata, potrò leccare il disegno delle tue sopracciglia, la tua meraviglia. L'ennesima storia finita, ma soprattutto la vita. E perchè la verità è vietata ai minori e la bugia è per tutti, perchè il senso del peccato è la cosa più pulita, squisitamente sincera, come una tisana la sera e non dovrebbe fare alcuna paura, perchè in ultimo tango a Parigi si taglia la scena del burro, perchè ci mettiamo le mani alla bocca e ci scandalizziamo di tutto, senza invece abbattere questa ipocrisia, lasciare la fantasia, smettere di nascondere le mani e sorridere come scemi, perchè non ammettiamo che siamo marci quanto belli, che la morte è la vita, che una storia finita è solo conoscersi meglio. Guarda che occhi grandi che hai... è per ingannarti meglio, guarda che naso grande che hai... è per annusarti tutta, guarda che bocca grande che hai... è per amarti meglio, a volte occorre stare dalla parte del Lupo per capire le storie, tutte.

3 commenti:

  1. Porc.....
    starai micca parlando di me?????
    Per 1000 fulmini.....
    ..non sarai ancora arrabiata per quella volta che
    ti ho toccato le tette in prima media?

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  2. Ecco lo sapevo!
    Come allora ridi di me perchè facevo errori di ortografia!
    Arrabiato con una b sola è da matita blu!

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