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Eloisa Guidarelli foto |
Never
Again – Part Six
CIA interno - agenti in ascolto
intercettazioni dallo studio di Linda –
Linda – Accomodati, puoi spogliarti e poggiare la tua roba la’.
Modello
2 – Piacere, io mi chiamo…
Linda
– Non mi interessa come ti chiami, non devo scolpire il tuo nome. Gradisco
silenzio.
Modello 2 si spoglia
lentamente, imbarazzato, osserva Linda.
Modello
2 – Siete così bella.
Agente
della CIA – Perché parla! Accidenti, ma li avevamo istruiti a stare muti! Così
finisce che l’uccide, l’uccide!
Altro
Agente – SSSSttt.
Linda squadra il suo modello
nudo.
Linda – Ah però. Puoi darmi del tu. Però stando zitto!
Capo
della CIA – Per fortuna sembra che lo apprezzi, almeno a livello
estetico-sessuale.
Modello
2 – Sei così bella, tu dovresti fare la modella, ti piacerebbe se dopo, beh
insomma dopo uscissimo anche solo per due chiacchiere, non ci sto provando,
cioè si ma … ecco, io sono convinto che in effetti si potrebb…
Rumore assordante nelle
orecchie di tutti gli agenti interrompe conversazione.
Capo
della CIA – Che cosa è successo, l’ha già ucciso?? Perché non sento?
Agente
CIA – La Linda ha schiacciato la cimice con un blocco, capita di continuo,
trascina e sposta marmi e ci secca le cimici.
Capo
della CIA – Ma dove le seminate queste cimici a terra? Le spargete nel
pavimento come becchime per pollaio? Perché non sotto qualche mobile, in
qualsiasi oggetto, capo d’abbigliamento, cellulare, come in ogni mediocre film?
Agente
– Linda non ha mobili, oggetti, non ha nulla, segue una sua teoria spazio-tempo
minimalista, le mettiamo dove possiamo, ora ci riconnettiamo, solo ci sono
rimaste solo microspie Made in China… speriamo, nel senso che magari… non
avremo un ottimo audio per non parlare di questo video.
Capo
della CIA – SSsttt ecco, ecco. Li sento e vedo a video, ma cos’è quella
nebbia??
Agente
– La polvere della Gringa che scalpella. Guardi la velocità, guardi che
talento!!
Capo
della CIA – Ma cosa vuole che me ne freghi, cerchiamo di capire se quell’uomo è
vivo!
Linda
– Vuoi uscire con me ? E’ possibile se rispondi adeguatamente a qualche
domanda, mi occorre, sai io non sono un tipo romantico, va poi aggiunto che
odio i preliminari, che l’uomo, “uomo” si fa per dire…. della mia vita già ce
l’ho, però ho delle regole sbrigative,
per decidere insomma, per diciamo, abbreviare i tempi di inutili conversazioni,
alienanti bugie che poi ci porterebbero comunque sempre lì. Se risponderai bene
alla prima domanda, sarai vivo e ci sarà la seconda e se risponderai bene alla
seconda, sarai vivo e ci sarà la terza. Però puoi ancora cambiare idea e farmi
soltanto da modello e così potresti, se riesci a startene zitto, uscire da qui
vivo, oltretutto ho voglia di finire questo lavoro e uccidere poi mi crea
ingombro in studio. Va aggiunto che non sopporto di lavare il sangue…
Agente
– Certo che Linda in quanto a femminilità e romanticismo…
Capo
della CIA – Dille di no, fesso di un cretino, dille di no!! Ti ucciderà alla
prima domanda! Accidenti! Cos’è questo casino pazzesco!? L’ha ucciso? Il video
dà nebbia! Che mezzi abbiamo qui alla CIA fanno schifo, fanno!
Agente
– La Linda ha seccato un’altra cimice con un blocco di marmo, spiacente, il
video invece, ora passata la polvere… La’ … si insomma, ecco intravede Linda?…
Bello questo effetto Flou non trova, sembra una foto di Hamilton , non trova?
Capo
della CIA – Trovo che lei sia cretino! SSSTTT! Eccoli, li vedo e li sento.
Modello
2 – Io accetto la domanda, cosa posso temere da una domanda, di una bella
donna, si mi sono giunte fantasie su di te, ma sono tutte storie, così minuta,
così delicata, con questo viso d’angelo, che cosa potresti mai fare, io sono un
ex ergastolano, appena uscito, figurati, rapine a mano armata, certo anche
perché senza mano armata è dura… Si (ride sguaiatamente) intendo la rapina… chissà perché si specifica, a
mano armata, perché se uno dicesse rapina a mano, non si potrebbe è ovvio, la
mano è comunque armata, immagina uno che entra non armato e poi … chi gli
darebbe … e poi beh, omicidi in quantità, pluri, pluri omicida, killer, serial!
Killer, un Killer serio, insomma!
Linda
– Certo, te ne stai fermo cazzo!? Mi innervosisci!
Capo
della CIA – Ma chi cazzo le avete mandato? Ma questo è tutto scemo!
Agente
– Si è offerto.
Capo
della CIA – Si è offerto? Voi dovevate sceglierli e con certe caratteristiche!
Agente
– Ma capo secondo quello che lei ci aveva detto, escludendo il cervello,
abbiamo guardato all’ucc…. Perché non vede il lato positivo? Sono dieci,
quindici minuti che è vivo.
Capo
della CIA – Perché quest’ uomo è nudo davanti a Linda con quell’arnese e Sergej
ancora non compare? Qualcosa non mi convince.
Agente
– Attendiamo, chissà.
Capo
della CIA – Certo chissà, e quando ci
chiederanno motivo di tutti questi cadaveri noi cosa diremo, diremo “Chissà”
Agente
– E chi chiede motivo alla CIA? La CIA non motiva.
Capo
della CIA – Si questo è vero… Alza il volume non sento quel cretino.
Modello
2 – Allora la prima domanda ?
Linda lo squadra dall’alto in
basso, soffermandosi in basso.
Linda
– Perché no, la prima semplice, banale domanda è… “Tu credi in Dio?” Mi
interessa sapere se sei un devoto cattolico, se frequenti la chiesa, cose di
questo tipo.
Capo
della CIA – (Mani alla testa) E’ finita,
è finita! Comincia sempre così Linda!
Agente
– Aspetti, temporeggia, non ha risposto ancora.
Coro
degli Agenti della CIA – Dì di NO! No, no e poi no! Dille No, Dille di
NO!! NO, NO, NO!
Modello
2 – Si
Agenti
in coro – NO!
Capo
della CIA – SSSSttt!
Linda
– Si ?
Modello
2 – Si io sono cattolico, sono stato chierichetto, (quasi perde equilibrio
in eccessivo moto d’orgoglio) le ho fatte
tutte, cresima, comunione, battezzato ovviamente, frequento assiduamente, ogni
domenica la messa, ogni sera recito preghiere, mi confesso regolarmente, l’otto per mille alla chiesa cattolica, ho
anche detto messa una volta, prego prima di mangiare e anche prima di dormire e
anche prima di…
Linda
– Basta così. Odio i baciapile!
Si sente uno sparo .
Gli agenti della CIA si
accasciano.
Suona il telefono, il capo
della CIA mette in vivavoce Linda.
-
Mi dispiace capo, però se uno vuole uscire con me o fare sesso con me deve
rispondere alle mie domande con criterio, e voi lo sapete bene, potete mandarmi
di meglio? Qualcuno che non mi innervosisca? Io lavoro in velocità ma non
riesco neppure a finire un volto!
Capo
della CIA – Linda, guarda che a noi con questa strategia della Penelope che fa
e disfa marmi ci hai disfatto i coglioni! Pensi così di dare tempo a
quell’idiota del tuo Ulisse?
Linda
– Quale Ulisse?
Capo
della CIA – Quel cretino di Sergej!
Linda ride a immaginare Sergej
nei panni di Ulisse.
Linda
– Sentite un poco l’ho tenuto vivo più a lungo, se si fosse incontrato con
Sergej non si sarebbe neppure slacciato la cintura! E poi crede in Dio, gli ho
abbreviato la via per incontrarlo. Quando me ne mandate un altro? Devo finire
questo lavoro che ho cominciato! Comunque la parte sotto di questo individuo
andava bene, purtroppo poi parlando…
Capo
della CIA – Non è colpa nostra Linda se i tuoi modelli non durano venti minuti!
Linda
– Posso migliorare i miei tempi a una condizione.
Silenzio, tensione alla CIA.
Linda – Accidenti mi sono dimenticata, ci penso e vi faccio sapere.
Capo
della CIA – Linda qui stiamo davvero perdendo la pazienza, a quale condizione?
Non sei tu che detti condizioni alla CIA!
Agente
– Le detta, le detta la bella Gringa!
Capo
della CIA (fulminando l’agente)
– Linda, ci sei?
Linda
– Vi ho mandato l’ordine, scaricheranno alla CIA, davanti alla tua porta,
ciccione di merda! Un altro po’ di marmo. Fatemelo arrivare al più presto!
Il capo della CIA diventa
paonazzo si sente un rumore assordante e poi più nulla.
Agente
– Sono le cimici cinesi, le deve avere seccate, erano le ultime credo, la video
– camera ci mostra il cadavere e basta, non vediamo altro. Allora ehm io cerco
il Modello 3?
Capo
della CIA – Come mi ha chiamato? Mi ha chiamato ciccione di merda?
Agente
– Io non ho sentito, ne è certo?
Altri
agenti (coro) – No, noi non abbiamo
sentito.
Agente
– E poi anche se lo avesse detto dipende che cosa intendeva dire.
Capo
della CIA – Uscite tutti cazzo! E sbloccate la porta della CIA da tutto quel
dannato marmo! Mandate domani il modello 3, istruitelo sulla prima risposta da
dare a Linda, visto che almeno conosciamo la prima risposta giusta del suo
sadico test, nel caso dovesse essere un altro deficiente che ama conversare!
Peggio corteggiarla!
Agente
– Ma capo bisognerebbe mandare a Linda uno psicologo, uno bravo intendo,
qualcuno che scavi nella sua infanzia.
Capo
della CIA - Mandati già esperti di ogni tipo, sono tutti tornati dichiarando
che Linda non ha un’infanzia. Non sanno cosa cercare in Linda, non riescono ad
analizzarla, tornano tutti indietro che hanno bisogno del supervisore, quando
non li uccide prima, spostate il marmo, e che termini questa giornata di merda!
Agente
– Certo capo. (Tra sé) Però intrigante Linda… hai capito Linda, che tipa…
Capo
della CIA (Tra sé) - Ci manca solo che
si innamorino gli agenti, che già non sono delle cime, poi sto a posto! Mah…
sai che ti dico, una corsetta nel parco e sbollisco la rabbia.
Studio di Linda, microcamera
fissa sul cadavere, cimici tutte fuori uso, Linda spolvera qualche suo busto
non finito, fino a quando spolverando tra i vari pezzi le appare il volto di
Sergej perfettamente immobile, sguardo fisso, occhi pieni di polvere venati di
rosso.
Linda – Sergej mi hai fatto venire un colpo, e farmi venire un colpo non è
facile, da quanto sei lì?
Sergej
– Mimetismo Gringa, lo sai che sono il migliore, questo tuo stupore è
offensivo, sono qui da quando è entrato questo rifiuto della società, ho visto
come lo guardavi, so tutto.
Linda
– Mmm… (alzando le spalle) Da.
Sergej cade a terra sollevando
un cumulo di polvere.
Linda
– Spero tu non mi stia per fare l’ennesima scenata di gelosia! Non c’è tempo!
Sergej
– (ripreso) Non sai la concentrazione
che mi ci è voluta a fingermi un blocco di marmo, mentre quello ti sventagliava
il suo… E tu… Oh Linda, mi ucciderai tu! Mi fremevano le mani, pensare che lo
avrei freddato immediatamente e che ero lì e che per via di quelle cimici da
quattro soldi, microcamere che non mi avrebbero neppure messo a fuoco, io ho
dovuto trattenermi, trattenermi Linda non sai quanto. Che stupido, se anche
avessi sparato sai cosa avrebbe ripreso quell’assurdo aggeggio della CIA? Una
sorta di nube mossa, un ectoplasma, sarebbero dovuti passare da un centro
ufologico per capire che ero io e a quel punto io e te Linda eravamo già
lontani, invece ora, ora io ho quell’assurdo arnese che mi balla nella mente e
che ondeggia di fronte al tuo sguardo e non lo reggo, non lo reggo!
Linda
– Sergej hai finito di misurartelo con questo cadavere.
Sergej
– E come faccio Linda è dotato persino da cadavere!
Linda
– E’ morto Sergej l’ho ucciso!
Sergej
– Se lui avesse risposto giusto?
Linda
– Immagino lo avresti ucciso tu!
Sergej
– Ma tu non sapevi della mia presenza Linda!
Linda
– (esausta) Sergej non è un mistero che
io sia la donna più infedele sulla faccia della terra! Ma la mia è
sopravvivenza, noi siamo noi.
Sergej rimane perplesso medita
sulla frase qualcosa non lo convince del tutto.
Linda – Anche con quel mio ex, Pierre…
Sergej
– Quale ex? Tu non hai ex, li ho tutti uccisi, o ne hai ancora… Poi tu Linda
dovresti farmi il piacere di non usare la parola ex, perché mi provoca un
formicolio alle mani, un, un… Ma poi cos’è un ex, un qualcosa che era e non è,
anche cacofonicamente insopportabile, fammi il piacere Linda, davvero, non
parlarmi più di ex! Ex Ex Ex!!!
Linda
– Va bene, perfetto. Certo. Si può fare. Cosa mi costa, nulla. Del resto.
Comunque, cambiando argomento, ti interesserà sapere che ho incontrato Jack e
lui ci può aiutare, sai?
Sergej
– Chi cazzo è Jack.
Linda si blocca, imbarazzata.
Sergej (Scandendo) - Chi è J - A - C -K ?
Linda
(tentando di biascicare) Un mio ex.
Sergej cade. Si risveglia dopo
qualche minuto, il capo sulle cosce di Linda.
Sergej
– Linda perché mi tradisci?
Linda
– Perché come potrei essere fedele a un uomo che tutti i giorni mi tradisce con
sua moglie?
Sergej
– Ma Linda un’identità in più o in meno cosa vuoi che sia.
Linda
– Non fare il paraculo con me Sergej, questa è l’unica tua vera identità,
schifosamente vera e borghese, l’unica che non puoi cambiare. Senza contare i
figli riconosciuti, almeno sei, e quelli non riconosciuti e quelli che non ti
riconoscono anche se gli giuri di essere il padre.
Sergej
– Ma Linda cosa vuoi che sia una moglie di fronte al nostro amore, mi è stata
data d’ufficio… per la normalità, io amo solo te, e non ti tradisco, tu sai che
non ti tradisco.
Linda
– E’ così! Io devo sopravvivere e posso amarti solo se mi faccio tutti quelli
che mi capitano strada facendo, del resto è come non ti tradissi, io penso
comunque a te.
Sergej
– Linda non rifilarmi queste frasi da cine-panettone, tu sai che già il Natale
è un mese che mi rende molto nervoso Linda, molto, molto nervoso, le festività,
questi Babbo Natale che invadono le città, che si arrampicano sui terrazzi,
questi pacchi, questi fiocchi, questi cazzi di alberi pieni di palle e fiocchi,
questa marea di stronzi che canta “WE WISH YOU…” per le strade e nella case,
questa allegria di circostanza, questa ipocrisia di canditi, zucchero a velo,
queste luci ovunque, questo spreco elettrico internazionale, questo sputo sulla
povertà, questi parenti che si sorridono e vorrebbero pisciarsi in faccia,
queste famiglie che si allargano e mangiano fino a riempire le sale degli
ospedali, mentre nelle strade i poveracci crepano, ma tutti fanno il loro cazzo
di presepe! Questo fisso sorriso, panoramica dentale a trentasei denti,
moltiplicato per ogni volto, è la maschera più volgare da indossare, e tutti si
deve essere felici, tutti si deve … Io Linda ho qualcosa da fare, ci sentiamo,
io devo fare qualcosa sai, perché questo mi ha fatto pensare che sono i primi
di dicembre, ma la pubblicità è già cominciata, gli spot, l’onda-lunga, la
marea di zucchero che ti sale alla gola e … Io ho tanti auguri da fare amore
mio, tanti, neppure tu ti immagini, dolce, amore. Linda.
Sergej ha lo sguardo
nell’altrove e Linda conosce quello sguardo.
Linda – Sergej non puoi fare come a ogni Natale, ascolta Sergej lascia che la
gente si diverta, il nostro piano sta andando bene, non possiamo rovinarlo
capisci? Sergej restiamo, facciamo l’amore, prima che ci rimettano le cimici
cinesi, ora sono impegnati e bloccati dal marmo. (Linda si spoglia) Sergej! Sergej non andare! Ci stanno addosso, ci
prenderanno se semini i soliti morti a Natale. Sergej!
Sergej esce cantando “We Wish you a Merry
Christmas...” un cumulo di
polvere lo segue
Cambio scena KGB, entra un
agente trafelato nell’ufficio del Capo.
Agente
– Capo, abbiamo diversi cadaveri che ci segnalano la presenza di Sergej.
Capo
KGB – Me lo aspettavo, siamo a Natale, è più forte di lui, questo però non ci
aiuta nel mantenergli la copertura.
Agente
- Abbiamo diversi poveracci vestiti da Babbo Natale trovati uccisi, anche nei
centri commerciali, un tizio che dei testimoni hanno sentito fischiettare “We
Wish you…” deve avere incontrato Sergej , che giungeva a lui, canticchiando in
contromano, diciamo che sappiamo solo che è stato soffocato con del Pandoro.
Altri sono stati uccisi mentre tagliavano alberi e poi ecco, addobbati come
alberi . Sappiamo che risparmia i bambini anche se non risparmia calci in culo
a quelli viziati, uno che ha trovato con un petardo in mano, lo ha imbottito e
minacciato di farlo saltare, poi è intervenuta una strana sorta di pietà e
sembra lo abbia solo gonfiato di sberle.
Capo
del KGB – E’ più grave dell’anno scorso.
Agente
– Già sembra così, si muove velocissimo forse ha trovato anche le renne.
Capo
del KGB – E’ deficiente?
Agente
– Troviamo tracce di zoccole. Zoccoli, scusi! Lapsus. Nottataccia ieri…
Comunque continuo il bollettino?
Capo
del KGB – Continui!
Agente
– Ha preso un venditore di presepi a colpi di Madonne, nel senso come corpo
contundente, intendo.
Capo
del KGB – Mio Dio un agente scelto! La vergogna della Russia.
Agente
– Ecco a proposito di Dio, Sergej è entrato in una chiesa fischiettando “We
Wish you…” e sembra si sia calato le braghe e si sia fintamente crocifisso, è scappato
con tutte le offerte, ha spogliato i preti e li ha lasciati nudi e legati con i
propri vestiti, è andato in giro come un novello Robin Hood a regalare offerte
ai poveri, offerte che sono diventate abbastanza importanti visto che Sergej
sta dilapidando anche i soldi nostri, del KGB. Ma il grave è che la gente
vedendo questo russo nudo, capelli lunghi, biondo, belloccio che moltiplica
soldi e spoglia le chiese, sa in questo momento di crisi, gioco forza è
diventato un eroe.
Capo
del KGB – Accidenti questa non ci voleva! Se lo facciamo fuori lo facciamo
anche martire.
Agente
– Consiglio di aspettare che cessi il Natale.
Capo
del KGB – Sta facendo una strage, uccide, ruba, atti osceni in luogo pubblico,
anche blasfemia, non so cos’altro ci occorre per non farci notare, come si fa a
creare coperture a questo!
Agente
– Beh deve ammettere che la copertura di Babbo Natale è sempre un classico.
Anche la versione di Gesù Cristo non è male.
Capo
del KGB – Ma lui è un fotografo di moda! Questo deve essere, e intanto Linda
neppure si sa dove sia! Ed è certo che quei due si sono visti, Sergej è più
sciroccato del solito.
Agente
– E’ arrivato dispaccio.
Capo
del KGB – Che dispaccio, l’hanno trovato?
Agente
– No, era di - spaccio, parole staccate, scusi le ho pronunciate unite (L’agente
butta della cocaina sul tavolo) Sergej spaccia
proprio qui sotto, roba fine, il KGB tutto è completamente fumato. Vuole
parlargli? Glielo chiamo, perché lui vorrebbe incontrarla, capo.
Capo
del KGB – Ma lei quanti neuroni ha a disposizione oggi?! Se gli voglio parlare?
Fino a ieri per noi era disperso, e adesso è qui sotto? Me lo mandi di volata!
Agente
– Ha freddato un nostro tecnico.
Capo
del KGB – Un nostro tecnico, ma perché? Così su due piedi?
Agente
– Credo di sì, non ci risulta che Sergej spari a zoppo galletto.
Capo
del KGB (urlando) – Mi mandi
immediatamente quello psicopatico di Sergej! A rapporto!
Agente
– Che tipo di rapporto, Sergej è in una fase in cui è meglio essere specifici!
E comunque consiglio di non utilizzare la parola “rapporto” trovi sinonimi…
Capo
del KGB – Esca!|