Never Again - Part Five
Linda alla CIA – Colloquio
interno con il capo.
Capo – Linda, la nostra pazienza
si sta esaurendo, o ci consegni la testa di Sergej con la stessa disinvoltura
di una novella Salomè, o sai quale sarà il tuo destino, gli agenti che non
rispondono alle nostre aspettative e anzi creano problemi, li eliminiamo, non
ho bisogno credo di spiegartelo io, se ancora sei viva, Linda, è per due
semplicissimi motivi, sei la nostra migliore trappola per attirare Sergej e,
secondo, mi pesa incredibilmente perdere un elemento scelto come te.
Linda – Commovente.
Capo – Tagliamo corto, le tue
prossime mosse, ecco qua.
(Lancia dei documenti a Linda
che passano da una parte all’altra della scrivania, Linda li apre e li studia
attentamente)
Linda - Chi è quel coglione che ha pensato di farmi passare per una
scultrice?
Capo – Il coglione che ti sta
davanti, per l’appunto.
Linda – Allora si appunti questo,
io non ho alcuna capacità manuale, se non quella di premere il grilletto, come
posso passare per una scultrice, e poi mi snerva solo l’idea di mettermi lì a
lavorare creta, argilla, pezzi di marmo o quello che è.
Capo – Lasciamo stare il marmo,
partiamo con la creta, qualcosa sarà pure passabile, inventati quelle stronzate
che si inventano tutti gli artisti, che è il tuo modo di vedere, di sentire,
giustifica qualsiasi puttanata ti verrà da creare lì per lì, è solo una dannata
copertura! Passati come “Avanguardia”, a quel punto in quanto avanguardia tutto
ti sarà lecito, parla di periodo sperimentale, insomma un po’ di fantasia,
cazzo! A proposito di lecito, per rendere credibile la cosa, ti invieremo
qualche modello, desideriamo che tu riesca a farlo arrivare vivo a fine seduta,
in genere i modelli tacciono, respirano, questo sì, ma tu puoi anche accondiscendere
a che respirino, giusto?
Linda – Perché?
Capo - Perché respirano?
Linda - Perché questa messa in
scena! Questo squallido teatrino e non un finto studio e basta.
Capo – Perché dobbiamo renderti
credibile, perché il KGB ti vuole morta, perché ci siamo giocati le più
improbabili identità, ma soprattutto perché te lo chiede la CIA! Puoi solo
scegliere dove avere questo studio, dove ti garba? Al resto penseremo noi.
Linda – Trieste
Capo – Bene fai le valigie per
Trieste.
(Linda esce, il capo della CIA
si attacca al telefono)
Capo – La Gringa a Trieste,
datele il tempo di sistemarsi e poi mandatele quell’ergastolano latino, deve
spogliarsi, come un modello professionista. Come? Chi se ne frega se non lo è!
Perché Linda è scultrice? Deve rimanere vivo il più possibile, quindi siccome
immagino non sia un genio, che sia almeno attraente quanto basta, per citare
uno dei miei film preferiti: “ Speriamo che abbia più uccello che cervello!”
Che film ? Cosa gliene frega ora! Ha capito il concetto? Comunque “Le streghe
di Eastwick” con il grande Jack Nicholson e … Dai tagliamo corto, via, via! (Tra
sé) Cialtroni, di agenti! Profumatelo, non troppo, ungetelo… il
giusto, prima lavatelo, naturalmente. Non deve avere un’erezione, ma con Linda
è dura, persino a un attore del porno gli si ridurrebbe a lumaca. Si, non stia
qui a elencarmi attori del porno, prepari quello che occorre, non sarà facile
mantenerlo vivo, Linda è molto nervosa, per via di questa copertura, prepara
ergastolani di riserva, mandatelo e che tutte le cimici e video-camere e
microspie e tutto il resto funzionino. No, non su di lui i microfoni se si
spoglia cazzo, in tutto lo studio! Poi scapicollatevi qui con patatine -Pop
corn, birre all’occorrenza, per la partita storica CIA contro KGB. Ah ,
naturalmente fate uscire una recensione che parli della scultrice Gringa e
mettete una bella foto di questo modello, pagate un fesso di critico d’arte,
anzi minacciatelo semplicemente di morte, i giornali devono arrivare al nostro
Sergej, lo scopo è che lui corra da lei, e a quel punto dovremmo catturalo, non
vivo, perché se lui è vivo significa che sarete morti voi, chiaro? Non fatemi
vergognare di avervi reclutati come da prassi!
KGB – Interno - Sergej a colloquio con il capo del KGB
Capo KGB - Sergej sei la vergogna
della Russia, non so neppure più come salvarti, sono l’unico essere al mondo
che sta cercando di salvarti la pelle, la CIA ti vuole morto, il KGB anche, sei
riuscito incredibilmente a farci essere d’accordo almeno su una cosa, che vai liquidato.
Ora, hai una sola possibilità, concederci la Gringa morta, perché se fosse
viva, vedi, significa che saresti morto tu, lei a differenza di te non ha perso
la testa, ne’ la sua lucidità e spietatezza. A questo proposito eccoti la tua
ultima possibilità. (passaggio frusciante di documenti da una parte
all’altra del desco, Sergej legge attentamente).
Sergej – Non reggerebbe, mai! Io un fotografo di moda? Io so solo
sparare, non ho pazienza.
Capo – Ti verrà, ti manderemo una
serie di modelle che poseranno nude per te. Un lavoro piacevole.
Sergej - Cosa potrei mai farmene.
Capo – Ci basta che tu non faccia
il coglione come al solito. Almeno non trattandosi di Linda riuscirai a fare
qualche scatto senza svenire!
Sergej – Pensate di attirare
Linda con questa stronzata?
Capo – Abbiamo studiato a lungo
il profilo di Linda, sappiamo che non è gelosa delle altre donne, troppa
fiducia in te, del resto sei al tappeto, e neppure possiamo chiederti di
fingere di non amarla più, non saresti in grado, perché svieni solo a udire la
sua voce, oltretutto ti ucciderebbe lei, no, dobbiamo creare un diversivo,
dobbiamo sconvolgere la mente di Linda, tu Sergej avrai una storia di sesso con
un modello, un uomo.
Sergej – Non lo farò mai. E poi
anche se fingessi questa cosa, Linda è un essere nobile è per la libertà
sessuale, lei è …
Capo – Linda è per la sua libertà
sessuale, non la tua, ma con un uomo beh… sarebbe spiazzata, nutrirebbe dubbi,
si sentirebbe doppiamente tradita, in poche parole ti vorrebbe morto e verrà da
te.
Sergej – Linda non è gelosa di
niente e nessuno, la vostra trappola è ridicola, lei mi conosce come le sue
tasche, si fida ciec…
Capo – Di te? Una spia? Una spia,
caro Sergej, non si fida mai, mai! Sei soltanto tu che sei completamente
smidollato! E comunque puoi scegliere solo il posto dove sistemarti, per il
resto sarai questo fotografo bisessuale che scoprirà di innamorarsi di un uomo,
camminerai con lui, mano nella mano, faremo naturalmente un’intervista in cui
tu dichiarerai la tua omosessualità, bisessualità… il tuo amore per lui!
Insomma il tutto deve arrivare a Linda e vedrai che sarà lei a presentarsi da
te per spiegazioni! Ah, naturalmente, se pensi di poterla avvisare hai proprio
fatto male i tuoi calcoli Sergej. Quindi, dove?
Sergej – Trieste.
Capo – Fai le valigie per Trieste
e vedi di non seminare cadaveri in giro sarebbe troppo virile! E soprattutto
sarebbe troppo da te, dove passi sei peggio del colera. Non dare nell’occhio
come tuo solito.
Sergej – Per questo mi fate
rilasciare interviste in cui affermerò
di essere gay!?
Capo – Cosa c’entra quello è il
piano. Una delle tue mille identità, qui non è in discussione la tua
sessualità, non ce ne può fregare di meno, qui è in discussione la cattura di
Linda, una creatura indefinibile che vive in un mondo tutto suo, che non si fa
prendere dalle passioni, da gelosie o romanticismi, uno spietato killer, che
però, non ammetterebbe mai di non avere capito nulla proprio solo dell’unico
uomo che ama. Una questione di principio la distruggerà, un fatto di lealtà la
porterà allo scoperto, obiettivo, la ricerca della verità almeno tra voi.
Ragiona Sergej, tutto è finto, solo identità false, tutto è morte e squallore,
solo il vostro amore è incredibilmente, pateticamente reale, fino a quando…
Insomma Sergej la tua storia con un uomo le farà girare parecchio le palle,
chiaro!? Per la Russia Sergej, ultima possibilità.
Sergej – Da
Trieste, molto vento, piazza
deserta, Linda e Sergej, vestiti in maniera irriconoscibile.
Linda – Quindi ti è presa questa
passione per la moda?
Sergej – Si e Trieste è un ottimo
trampolino di lancio, ecco.
Linda – Trieste? Mai saputo.
Sergej – Linda …
Linda – Si?
Sergej – Non è come sembra, le
cose che magari capitano, capiteranno, eventi, pettegolezzi sai, nel nostro
ambiente, non è come sembra.
Linda – Per due spie nulla è come
sembra. Io mi sono appassionata di scultura, perciò… Ecco io mi dovrò procurare
modelli, che poseranno per me, nudi.
Sergej – Perché nudi?
Linda – Perché sono una scultrice
e devo vedere i loro corpi per scolpirli, ora non ricominciare con la tua scema
gelosia, catturarti Sergej sta diventando un gioco da ragazzi per loro.
Sergej – Da. Dovrò ucciderli
prima o poi, già avverto la colonna sonora di Sergio Leone, è più forte di me,
un impulso al cervello, così veloce, così leggero, come un soffio, come il dito
nel grilletto. Puff! Addio modello. Vedrai neppure te ne accorgerai.
Linda – Stai lontano da me e dal
mio studio, Sergej. Non capisci? Siamo a Trieste, facciamo quello che dobbiamo
e poi troveremo il modo di liberarci di tutti quanti e fuggire.
Sergej – E se ti innamorerai di
uno di quei modelli?
Linda – Non è possibile. Io non
mi innamoro, presuppone provare dei sentimenti.
Sergej – Non hai paura che io mi
innamori?
Linda – No. Io non ho alcuna
paura Sergej.
Sergej – Chi si ama ha paura di
perdersi sempre, perché noi no, perché non abbiamo paura di perderci?
Linda – Perché noi siamo persi.
Siamo tante di quelle identità da non essere nulla, sappiamo solo la verità
quando ci guardiamo in faccia, siamo uno il segreto dell’altro, siamo l’unica
identità che abbiamo, gli unici di cui possiamo fidarci, il mondo e gli altri
ci sono preclusi, è come fossimo i soli sopravvissuti o i soli morti. Morti
sopravvissuti, sopravvissuti morti.
Sergej – Mi stai dando dello
Zombi Linda? Non sei mai stata romantica.
Linda – Se lo fossi sarei un
cadavere romantico, preferisco essere una vita cinica.
Sergej – Trovo il tuo cinismo
spietato affascinante e romantico, ma tu mi ami Linda?
Linda – Da
Sergej cade . Linda lo rialza,
imbarazzata, guardandosi intorno.
Sergej – Perché mi ami
Linda?
Linda – Perché sì, è l’unico
motivo perché si ama, perché sì.
Sergej – Sei vaga, questa
risposta è vaga.
Linda –Vaga? Ma cosa c’è di più
chiaro del sì o del no.
Sergej – In effetti, allora tu
sei vaga, è affascinante come sai divagare nella certezza e fermezza delle
risposte, sei un controsenso vivente
Linda, per questo sei così seducente.
Si baciano.
Sergej – Addio Linda. Ti trovo
io.
Linda – Addio Sergej ti trovo io.
I due si guardano un momento
perplessi e poi si girano di spalle e spariscono nel vento.
Inerno CIA, il capo con a
colloquio un agente.
Capo – Dunque come vanno
le cose, predisposto il Set per la Gringa, microspie, e cose varie…
Agente – Si, le abbiamo mandato
quell’ergastolano, il tipo latino e
l’avevamo unto anche bene e lavato ma…
Capo – Ma cosa?
Agente – Beh, lui così per
cominciare un discorso, rompere il ghiaccio, ha detto a Linda, cose tipo “Sei
bellissima, si vede che sei di Parigi, che non sei americana, io conosco le
parigine, e tu sei proprio una di Parigi, sei francese!” E Linda si è sentita
scoperta e l’ha freddato, le è pure stranamente dispiaciuto perché stava giusto
completando il busto, per altro abbiamo notato che in effetti Linda sembra
avere un discreto talent…
Capo (Battendo un pugno sul
tavolo) - Ma quale talento e cosa ci importa! Quello non è neppure rimasto
a sufficienza da farsi uccidere da Sergej! Al prossimo ditegli di non fare
domande a Linda, di non fare affermazioni, anzi, mandiamo un muto, va bene? O…
non so uno straniero, uno che non si faccia capire da Linda. Accidenti.
Agente – C’è un altro risvolto
che ci è sfuggito, ecco Linda si è appassionata, stranamente e… Beh, per farla
breve, la CIA sta in effetti sostenendo spese enormi in blocchi di marmo e
argilla e creta e fusioni, le stanno costruendo un forno, ci sono camion di
facchini e operai, un giro a non finire, senza contare che quando scalpella,
perché la Linda scalpella pezzi tutto il giorno, noi non intercettiamo nulla…
qualche bestemmia ma troppe interferenze. Molte cimici sono state schiacciate
da blocchi di marmo e busti, che Linda sposta e fa spostare continuamente, c’è
poi anche il fatto che per via delle spese che la Linda, insomma richiede alla
CIA, abbiamo dovuto, ecco, ridurre le spese militari, insomma le nostre armi
non sono delle migliori, in fatto di qualità ed efficienza abbiamo dovuto
cambiare ditta e le nostre microspie made in china ecco, difettano,
difettano e molti agenti sono finiti in ospedale, dopo averle posizionate,
forse il colorante utilizzato, sa la Cina, il tipo di plastica, non sappiamo,
per dirla breve abbiamo perso ogni segnale. Abbiamo agenti intossicati, altri
schiacciati da blocchi di marmo, tumefatti, sciancati, un ecatombe…. Ma..
Capo – Ma siete deficienti? Linda
si è appassionata e voi vi siete ridotti a schiavi? E’ lei che lavora per noi
non noi che lavoriamo per lei! Stiamo perdendo solo tempo! E denaro! Senza
contare che vi sta solo prendendo per il culo!
Agente – Il tempo è denaro! Però,
però io capisco il nervosismo ma in effetti la copertura è perfetta.
Capo – Certo, talmente perfetta
che non sappiamo neppure noi che cazzo sta succedendo la’. Magari sta facendo
l’amore con quel Sergej sotto i vostri occhi, tanto valeva mandarli in luna di
miele a spese nostre! Squilla il telefono il capo risponde - Pronto? Cosa?
Non ce li abbiamo questi soldi, ho capito che ha questo ordine, quanto marmo?
Quanti blocchi di? Non me ne frega nulla, ma lei sa con chi a che fare, con chi
sta parlando? Come allora li posiziono lì, li dove? Ah Linda vi ha dato questo
numero, no, non sono il suo assistente! Non prendete più ordini da quella
donna, non… Come è la vostra migliore cliente, siamo noi, siam… Va bene,
mandiamo qualcuno a saldare, si. - Sbatte il telefono. Sguardo perso nel
vuoto, come sotto shock. - Agente, mandate qualcuno a pagare il marmo,
tonnellate di marmo, la CIA è in
ginocchio, abbiamo creditori alle porte. Linda ci ha sconfitti, Linda è come il
cavallo di Troia, anzi Linda è proprio una Tr…!
Agente – Esco, sarà fatto, (rientra
immediatamente) non li abbiamo, perdo tempo, meglio, uccidiamo i creditori,
faccio saltare copertura? Vuole rifletterci? Sergej potrebbe mangiare la
foglia, se riuscissimo a mandare qualche modello che in maniera un po’ scaltra
riesce almeno a spogliarsi del tutto con Linda e così intrattenersi oltre le ventiquattr’ore…
Capo – Linda ci sta costando
troppo, si tentiamo ancora, ma deve funzionare, fate fuori questi creditori, ma
senza dare nell’occhio. Non erano previsti tutti questi morti! - Affacciandosi
alla finestra - E mio Dio fate spostare quei blocchi di marmo dall’ingresso
della CIA!!
KGB Interno - capo parla con
agente –
Capo - Novità di Sergej ?
Agente – Tutto procedeva bene,
insomma Sergej ha rilasciato interviste, si è fatto conoscere come fotografo,
anche modello, si è ecco fatto un po’ prendere la mano, ha ingrandito lo
studio, ho qui le spese, ma in effetti la situazione al momento è sfuggita di
mano perché il Set fotografico di Sergej fa una pippa a quello di Oliviero
Toscani, ha ordinato macchine fotografiche e chiamato attrici e modelle famose,
che hanno rinunciato a film e spot di successo, perché Sergej ha offerto loro
quantità di denaro esorbitanti, rendendosi l’unico sul mercato, e chiaramente
tutto denaro che ha spogliato il KGB di ogni possibile risorsa per mantenere la
copertura, in quanto alla storia con l’omosessuale, beh Sergej, il killer
spietato, ha sconvolto tutti, partecipando al Gay pride e ci siamo persi le sue
tracce a Roma.
Capo – (A bocca aperta
incapace di avere reazione il sigaro gli cade dalle labbra) A Roma?!
Dovevate tenerlo d’occhio a Trieste! Come cazzo avete fatto a farlo andare a
Roma.
Agente – Era giustificabile, un
viaggio di lavoro, bisogna anche ammettere che Sergej è diventato popolare, non
come Sergej, legga, guardi, è su tutte le pagine, modello, fotografo di grido,
Franco Fontana e Oliviero Toscani sono caduti in gravissima depressione. Gli
ruba tutte le modelle e i modelli, non riescono a fare un contratto decente!
Idolo degli omosessuali, le donne piangono quando passa, si strappano i capelli
come per i Beatles, ci è sparito in mezzo a una folla isterica di fan e non
l’abbiamo mai più rivisto. Ma devo dire che la copertura è perfetta, e credo
che lui si sia davvero appassionato alla fotografia.
Capo – Ma siete cretini?
Appassionato Sergej? Lui ha una sola passione, Linda, e solo lei dovevamo
attirare!
Agente – Ci è giunta voce che
Linda si sia appassionata alla scultura a tale punto di fregarsene di Sergej e
delle sue scappatelle con donne, uomini o quant’altro… Dicono che l’arte in lei
ha portato tutto in secondo piano, anche l’amore, è solo concentrata su blocchi
di marmo.
Capo – C’è qualcosa che non mi
torna, non può essere che questi due che hanno messo in crisi CIA e KGB con il
loro amore, ora, come niente fosse, rinuncino a tutto di punto in bianco! Non
può essere!
Agente – Ma il sacro fuoco
dell’arte… giustificherebbe…
Capo – Non dica coglionerie! Sono
due Serial Killer, due agenti scelti, due macchine per uccidere, sono freddi
come il ghiaccio, sono passati attraverso tante di quelle vite, che anche un
reincarnato si sentirebbe in difetto, pensate che due esseri così, sensibili
quanto il Conte Dracula, improvvisamente si dedichino all’arte? La loro unica
vera arte è la fuga! Il loro unico talento è il boicottaggio! Trovate Sergej e
di conseguenza Linda, abbiamo già perso troppo tempo, liquidate i creditori di
Sergej, tutti, senza dare nell’occhio! E per ora mantenete questa copertura.
Agente – Sarà fatto.
To be Continued
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Lo studio di Linda Gringa - Foto Eloisa Guidarelli |
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Lo studio di Linda Gringa - Foto Eloisa Guidarelli |
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Lo studio di Linda Gringa Foto Eloisa Guidarelli |