Che schiaffo deve essere stata la mia libertà, la mia
verità, la mia intensità, come un pensiero sincero ti ha profondamente offeso,
quando con cura di una storia si è preparata la sceneggiatura e accidenti a me,
il personaggio non fa per te, ha qualcosa di irritante, l’amore, gli ideali, le
ali e le gambe. Ti ho amato, l’ho detto e ho anche sbagliato, sono stata
persino recidiva e questo al momento non fa onore alla mia stima, “Ma anche tu
ti comporti come una ragazzina” Mi suggerì poi l’uomo che al mondo io amo di
più… che tra parentesi non sei tu… “ Vabbeh… lo so, non è questo il punto però,
sono libera, non ho legami, sto con te oggi e ti lascio domani, quale
immaturità c’è in questo è perché?” “nessuna immaturità ma non eri con me” “Eh
già noi ci siamo uccisi tempo fa”. E allora hai inventato un sottile mobbing
sottomarino… come il solletico a un delfino, perché io che mi muovo tra le onde
e le maree ho intuito le tue idee e la tua illusione di riuscire, sta come
acquolina in bocca, come un prete che non vede l’ora di ascoltare chi si tocca.
Never Again
- E’ così che
ho peccato, non mi piaceva poi mi è piaciuto.
-
Motivo?
-
L’avevo testato in passato, e di nuovo ho gradito.
-
L’amava?
-
Inizialmente no… però poi sì.
-
E lui?
-
Inizialmente si, però poi no… Una questione di dissonanze, di
tempi sfasati interiori, insomma si sa, feromoni, odori, sapori, voglie,
soglie, orgasmi, dovuti tempi di sospensione, come farsi una riga a una pesante
riunione. Evasione.
-
Non mi sembra un termine esatto per un atto amoroso.
-
Ma tra un atto e
l’altro è doveroso.
-
Chi prendeva l’iniziativa?
-
Io a volte mi spogliavo per prima.
-
Chi aveva voglia di fare l’amore?
-
Io sempre inizialmente e lui si lasciava coinvolgere.
-
E poi?
-
Poi lui ne aveva voglia inizialmente e io mi lasciavo
coinvolgere.
-
Lei sa che cosa sta conducendo qui? Se lo ricorda, si ricorda
il suo ruolo di agente scelto?
-
Fungo da cavia femminile per capire dove si va a finire se non
si fugge nei tempi esatti. Intendo, prima di ridursi a zombie e finire per lavargli le mutande e
cucinare per loro e chiamarli “Tesoro” e tutto il resto insomma, per trovarsi
poi con un coltello alla schiena quando li si vuole lasciare, uno studio serio
su “quando tagliare la corda”. Solo che
ogni tanto ci rimango, ultimamente sempre un po’ più a lungo, mi sto
arrugginendo. Sono, ero, sarei, un agente scelto per intervenire prima che
eventuali uomini uccidano altre donne, uccidendoli. Un metodo sicuro contro il
femminicidio, prevenire. Uccidendo, direi sterminando, passo - passo, qualsiasi
uomo di ogni razza che manifesti nervosismo verso una donna, esploro la psiche
maschile, scateno la voglia omicida, fuggo, raccolgo dati, riporto dati,
uccido. Appunto.
-
E come mai uno dei nostri migliori agenti è stata ritrovata, rintracciata
in modo così banale dalla polizia in un Ostello, non sa lo spreco di tempo per
farla uscire e permetterle ora di essere qui a questo colloquio, senza manette,
roba che ha implicato la ricerca di tutti gli avvocati più corrotti e
ricattabili, una ricerca durata ben… due minuti, diciamo. E lei sa quanto il
tempo sia denaro, come è accaduto che lei, un agente addestrato dalla CIA,
abbia dato il suo nome vero in quello squallido Ostello, quando è ricercata per
non so quanti omicidi…
-
Perché avevo esigenza di dare un nome falso, ma il mio è un
nome falso, ma quando sei conosciuta con nome falso, e ricercata con nome
falso, come puoi dare un falso nome, allora pensavo che era una mossa diversiva
falsare il mio falso nome con il nome vero che tutti pensano falso.
-
Lei è grave, più di quanto credessi, innamorata! Lei è
innamorata, mi imbarazza persino dirlo. Ma di chi?
-
Per carità non di quello lì… Non l’ultimo.
-
E di chi? Cos’è l’amore per lei?
-
Qualcosa mi dice che
non sono affari suoi…
Continuo a fare cose che non sono da me, è vero mi sono innamorata. Sempre lo stesso.
-
A che livello?
-
Classico punto di non ritorno…
-
E’ innamorata della spia russa, del nostro nemico numero uno.
-
E lui di me.
-
Al paese suo staranno torchiando anche lui.
Come è potuto accadere, lei è addestrata, una professionista
cinica e spietata.
-
Lo so… però
-
Però cosa?
-
Ha presente Romeo e Giulietta, neppure loro avrebbero mai
dovuto innamorarsi… ma si sa vietare a una certa età…
-
Lei non è un adolescente, lei non ha l’età per giustificare
una fine quale quella di quei due adolescenti cretini! Voi non siete due
adolescenti!
-
Quindi ci sta dando dei cretini?
-
Inoltre non avete l’età!
-
La morte non ce l’ha, come l’amore. Spia russa lui… spia
francese io, Montecchi e Capuleti… somiglia… tutti contro, che meraviglia. Non
capisce che l’amore ama gli ostacoli di ogni tipo, l’amore nasce sul proibito,
è rivoluzionario di per sé, come il Che.
-
Lei è totalmente rincoglionita, non me ne frega un cazzo di
Montecchi e Capuleti, lei è nella merda, e non citi a vanvera Guevara, che tra
l’altro è imbarazzante per la CIA, e si ricordi che lei è francese
naturalizzata americana, anzi si scordi di essere francese Per Dio!! Noi
cercheremo di uccidere lui e loro cercheranno di uccidere lei, e questo per
altro contrasta i piani, lei è venuta allo scoperto con questo ridicolo amore!
Di tutto avevamo bisogno forché di metterci contro i Russi! Comunque ora devo
capire in che stato è il suo cervello o quello che ne rimane, quindi devo
compilare questo questionario di psicologia base… militare, risponda senza
divagare, e vediamo di sbrigarci.
-
Cosa leggeva quand’era bambina?
-
Manara, Valentina, i fumetti… Crepax anche Corto Maltese…
senza pretese… Poi Henry Miller … Plexus - Nexus - Sexus… e Taccuino di un
vecchio sporcaccione, Bukowski… ah anche la Bibbia, ma la Bibbia è stato
l’unico libro erotico.
-
Ah! Perché Miller e Bukowski li usava come Messale?
-
No ma, cosa c’entra,
si sa che il sacro è più erotico del profano. Senta lasci stare i test, il punto
è che mi sono innamorata e non ho più la mente fredda, lucida, sono come un
soldato che si è fatto una decina di canne, non ci vedo chiaro… Sono a mala
pena scappata dall’ultimo in tempo ma è tornato lui. E lui è lui. Ci cado
sempre. Non mi guardi così. Tutti i supereroi hanno un punto debole,
figuriamoci le spie…
-
E il suo qual’ è?
-
Lui, capelli biondo casta…
-
Lasci stare… abbiamo un identikit ovviamente della spia russa
più spietata che cerchiamo di uccidere e della quale lei ha pensato bene di
innamorarsi! Abbiamo foto, profilo, DNA, ci chattiamo regolarmente su facebook,
è talmente sbarellato che c’è pure una foto sua!
-
Taggata? Ma come sono venuta?
-
Agente lei rischia la pelle, non so, se ne rende conto? Io
sono per ucciderla all’istante, ma qualcuno la ritiene recuperabile, per sua
fortuna, anzi qualcuno a questo punto la ritiene utile!
-
Per cosa?
-
Lei ha una missione
cazzo!
-
Ecco una missione del cazzo è più appropriato.
-
Tagliamo corto.
- E’ quello che faccio. Mi scusi ma lei non è il mio analista.
-
Ma sono pur sempre nella CIA, e alla CIA non abbiamo certo
bisogno di una che vada in giro a farsi uomini senza senso… lei è pagata per
questo, intendo, non fraintenda, lei fa parte di un progetto, di un vasto
studio, quando incappa in serial killer dietro di lei si muove un esercito.
-
Lo so, a questo proposito, potrebbero anche fare meglio, non
posso trovare sempre la scusa con il tizio di turno che sono i miei ex che non
l’hanno digerita, che poi visto il numero che mi trascino alle spalle, non
parto con un’immagine seria. Per altro ho trovato indelicato incontrarmi con
lui in quel modo, intendo indelicato da parte vostra.
-
Lui chi, la spia russa?
-
Si con lui con quel codazzo di uomini vostri e loro, un
codazzo immenso di spie, tutti a fumare sul fiume del Destino, così si chiama,
in quel paese autonomo, scegliamo sempre regioni autonome per muoverci
autonomamente e poi hanno questa maggiore attenzione alla cultura, volevamo
visitare una chiesa, una chiesa evangelista ma era chiusa.
-
A proposito come è andata la missione col prete?
-
L’abbiamo perduto.
-
Come ha fatto? Era
un’esca così facile per lei! I preti sono esche facili, si sa che quando li
stai per uccidere non si difendono neppure più di tanto, essendo il volere di
Dio eccetera… un martire, un gioco da ragazzi, lei se lo poteva rigirare sul
dito mignolo con quella faccia d’angelo e la spietatezza di satana, poi loro
impazziscono all’idea di rinsavire, all’idea di, all’idea insomma, anche solo
all’idea di assolvere, redimere, una sciroccata atea inconcludente come lei!
-
Lo so, ma sono scivolata su una bestemmia. Non c’è stato nulla
da fare. Ma dov’è finito il loro concetto cattolico del perdono…
-
Però lei davvero non
si impegna.
-
Gliel’ho detto ho la testa altrove, del resto non sono
programmata per non innamorarmi!
-
Eppure quando abbiamo scelto lei eravamo certi! Certi! E
adesso si guardi! Lei era un’insensibile, cinica, odiava gli uomini, ma poi era
tattica, seducente, inafferrabile, astuta.
-
E ci sono caduta.
-
Va bene, glielo elimineremo.
-
Cosa? Non potete.
-
Siamo la CIA, figlia mia…
-
Ma io lo amo.
-
Delirate, neppure se ne accorgerà, un incidente fatale, una
malattia mortale… veloce, un salto nelle rotaie al momento sbagliato, però in
giusta coincidenza col treno. Troppo rischioso però fidarsi della puntualità
delle Ferrovie dello Stato, ma insomma non sono affari suoi, si distenda, si
prenda una vacanza.
-
Mi manca.
-
Suvvia lei è priva di sentimenti.
-
Allora lo uccido io, a modo mio.
-
E come pensa di farlo? Con un orgasmo?
-
Se non gli reggesse il cuore sarebbe pur sempre un modo
gentile.
-
Non stiamo a fare carità, che tipo è atletico?
-
Abbastanza…
- Quindi non si può fare, non sarebbe salutare neppure per lei
che ci serve agile, scattante, veloce, lei è provata su tempi brevi, quando mai
ha trovato bravi amanti, lei scioglie le righe prima… non è testata per lunga
distanza, quindi lo facciamo fuori noi.
-
No, è mio.
-
E come intende agire?
-
Lo potrei tramortire.
-
Come.
-
Lo potrei condurre in
disparte, parlandogli del senso dell’arte e… poi lo bacerei ovunque, ma solo
per distrazione ulteriore, lui impazzisce per uno shampoo all’odore di alghe…
-
Quale cazzo di Shampoo ha l’odore di alghe?
-
Non so, lui dice che è
la mia pelle. Una combinazione chimica con la mia pelle e un dato shampoo,
risultato: alghe!
-
Venga al punto. Pensa
di risolvere un intrigo internazionale con uno Shampoo?
-
Per cominciare…
-
L’ascolto.
-
Io lo amo da morire.
-
Vedo che cominciamo a
capire!
-
Vorrei andarmene via
con lui, lasciare questo posto.
-
E dove pensa di
essere a un corso di teatro? Non si può lasciare questo posto, lei si deve
ritrovare, riassemblare, reagire, resuscitare, riattivare!
-
Se le faccio vedere le tette mi da un giorno di vantaggio?
Solo un giorno per tutto il passato che ci lega, via collega!
-
Ma che sta dicendo? Secondo lei io mi faccio sparare in testa
per un paio di tette?
-
Non sarebbe il primo…
-
Se la lascio fuggire fanno fuori me e poi lei, portatrice sana
di tette e pure lui. Non se ne esce.
-
Già.
-
Bisogna che muoia, quella è la porta ce ne occupiamo noi,
addio.
-
Lo incontrerò sempre, casualmente, ci incontriamo sempre,
nelle piazze più belle, di fronte a Chiese chiuse e opere d’arte.
-
A costo di dinamitarle ogni opera d’arte che lei incontrerà
sulla via, le impedisco di incontrare la sua spia!
-
Allora lo farò in periferia. Lo so non doveva accadere da
statuto.
-
Però è accaduto!
-
L’amore accade…
-
Questo lo diceva anche Desdemona ad Otello sul più bello, ed è
finita male.
-
Davvero?
-
Ma che ne so
-
Siete la CIA.
-
E comunque non ha fatto effetto granché!
-
Ma era solo drammaturgia.
-
Questa è la vita sua!! E cosa facciamo ora?
-
Liberateci.
-
Non se ne parla
-
Può diventare il mio amante?
-
E che cosa cambierebbe.
-
Che ci coprirebbe.
-
Ma siete inutilizzabili entrambi.
-
Liberateci.
-
Liberatevi da voi ora,
non sono affari miei, come l’amore vi ridurrà io non vi ridurrei… Non siete
neppure testati per farlo, l’amore è sempre uno sbaglio
-
Lei sarebbe cinicamente perfetto.
-
Per cosa?
-
Per prendere il mio posto.
-
Allora affare fatto, prendo il suo posto e lo ammazzo.
-
Non intendevo questo.
Giuri che lo lascerà a me, giuri
su qualcosa, adesso!
-
E che ne so, non credo a un cazzo. Vuole la mia parola?
-
Se è una sola.
-
Vuole l’ultima parola?
-
No, non mi interessa
affatto. Non mi fido della parola di un poliziotto.
-
Allora le do quella di un altro.
-
D’accordo! Quante spie avrò da adesso addosso?
-
Tutte quelle che posso.
-
E quante ne avrà lui?
-
Non sono affari suoi. Lei sarà messa in isolamento, si
imparerà a memoria l’elenco telefonico.
-
Perché?
-
Pare a me.
-
Ma l’utilità?
-
Addestramento,
concentrazione, freddezza, noia, neutralità.
-
E lui?
-
Quale lui?
-
Cosa gli farete?
-
Prima di snervarmi con
altre domande senza senso, vada a impararsi l’elenco e sgomberi la mente dal
nulla che ha dentro.
-
Non mi riuscirà.
-
Deve riuscirle!
-
Ma lo devo imparare
così in ordine alfabetico o in senso antiorario?
-
Ma che dice è un
elenco, lo impari dalla A alla Z e poi dalla Zeta alla A
-
E quando avrò finito?
-
Quando avrà finito il
suo innamorato vorrà ucciderlo lei e viceversa accadrà a lui. Così vi farete
fuori a vicenda. Fine della faccenda.
-
Si illude.
-
Può essere, è un
tentativo.
-
Io la ucciderò, se
posso, con dovuto permesso.
-
Se le riuscirà.
-
Lui me lo ordinerà.
-
Lui è sfasato quanto
lei e sarete entrambi in isolamento.
-
E’ impossibile isolare
due innamorati.
-
Lo vedremo! L’elenco intanto.
-
Svuoto la mente, e lei
pensa che un elenco possa svuotarmi la mente da lui?
-
Certo come lo
imparerebbe altrimenti?
-
Preferirei olio di
ricino che memorizzare questa lista di stronzi!
-
Guardi che lì ci sono
anche amici e parenti!
-
Non saremo più
clementi.
-
Ha finito di
cazzeggiare in rima?
-
Svuota la mente
cazzeggiare in rima, però lo amo più di prima!
-
Se non se ne esce con
questo compito compiuto nella mente giuro che la neutralizzo all’istante!
-
Lei è inquietante… con quel suo test di psicologia militare
elementare.
-
Giocava al dottore da bambina? Non osi rispondere in rima.
-
Ci giocavo sempre era molto… Lasciamo stare.
To be continued -
Questa crocifissione rosa, che non è più erotismo, che sta
dietro ogni cosa, questa crocifissione lieve e gelata come la neve.