domenica 9 ottobre 2011

Ci sono uomini....

Ci sono uomini che "ti amo" non lo dicono mai, gli rimane in gola, graffia il palato, sospeso, appeso, é come un fastidioso singhiozzo che torna, senza tregua, ci vorrebbe un sorso d'acqua, un grosso spavento e i vigliacchi ci sudano dentro, tranquillo anche se lo dici non sento... Ci sono uomini che "Ti  amo"  lo  dicono prima di vederti, di toccarti, di conoscere il tuo profumo, il tuo sapore, come è con te passare le ore, lo dicono a una fotografia, alla loro malinconia, a un ideale di donna distante per questo più importante di tante, ci sono uomini che lo dicono perchè tu non lo dici, ci sono uomini che lo dicono per aggrapparsi ai tuoi vestiti, e poi ci sono quelli che "ti amo" lo dicono per chiuderti la bocca, per la tua tranquillità, lo dicono sempre, lo dicono in continuazione, lo dicono se non c'entra niente, ti viene il dubbio sia neccessario alla respirazione, un fatto di prendere aria espirando, per gustarsi la tua attenzione, lo palleggiano sulle labbra, te lo mostrano sulla lingua, te lo appiccicano sopra i seni, te lo lasciano tra le cosce, poi lo appoggiano all'ombelico, te lo ributtano sulle labbra e tu fai lo sbaglio di tenertici a galla, lo dicono per la tua tranquillità, lo dicono per dire,  che  male sarà, per l'illusione del possesso, per segnare la proprietà nell'atto d'accesso, lo dicono per credito, lo dicono per fare un'offerta, lo dicono come una bugia, e quel "Ti amo" si allarga,   come il sangue sotto il tavolo, ti imbratta i piedi, tu eri a ridere a un tavolo dell'osteria, tu eri sua con la tua fantasia, tu eri risata, e progetti negli occhi, tu eri mille sorsi interrotti, tu eri fatta di dune e di onde, e nel resto ci si poteva confondere, le tue mani fornivano scuse aperte come vassoi da porgere, e il tuo sangue sotto il tavolo si allargava  sempre, la tua sedia era  una    incerta palafitta... dove ti sporgevi     pericolosamente, la   sua  lingua al  tuo orecchio, scende sul petto col tuo battito s'inganna, il "ti amo" che si lecca i baffi, mentre tu sei impegnata a sbattere le ali per voli goffi, forse sei caduta nel vino, mentre ci anneghi lui ti mangia vicino. Ma chiudi gli occhi, palpebre ingorde, s'abbattono carnivore sul tuo sguardo distante e stillano lente bugie bagnate come gambe nel piacere, come facce gettate sul cuscino nell'atto di godere. Ho sangue che scende dalle guance ai seni me lo trovo tra le mani e tu non rimani, scrivi Eloisa alla lavagna 100 volte, lui ha detto ti amo io mi sa che ho copiato, ci sono puntini da unire su un foglio se sei brava uscirà il mostro a due teste, se sei brava avrai in cambio un gelato, se sei brava esci dopo che hai studiato, se sei brava... ma forse non vedo, forse non voglio, forse anche questa gelosia è un fatto d'orgoglio, forse l'amore è soltanto un duello, servono i testimoni a lato, serve l'offesa, serve la sfida, la voglia di prevalere, il bisogno di non morire, uno spettacolo da vedere, che ci sia la morte insieme alla danza, una promessa fatta e poi la distanza, due persone darsi le spalle e la stessa domanda, oggi di quest'atto finale facciamo una scena d'amore o un teatro volgare. Ed è che non mi vanno le definizioni fanno più danno di mille ragioni, forse mi fa male, forse l'amore è una scusa ma c'è chi ne abusa, è un'onda lunga che mi bagna i piedi e si ritira, mi mostra la schiuma, i talloni affondano a riva, e l'amore è una droga leggera, rilassa i muscoli, ti inarca la schiena. E l'amore scrollato di dosso adesso non voglio, oggi non posso, e l'amore che chiedo e mi arriva di schiaffo, mi tappo le orecchie fai che non senta un cazzo! E l'amore che chiede minuti di tempo e tu muori adesso ed è troppo un momento, E Ti amo per esibizionismo, perchè mi piace come consiglio e ti amo perchè ti posso mostrare, da ogni lato vai bene e ogni lato fa male, e ti amo detto come uno sbadiglio, mentre godo, perchè sono un coniglio, e ti amo detto senz'altro da dire, perchè ti scoppia il cuore, perchè ti implode in gola, perchè se non lo dici adesso in questo tempo esatto... se ti manca il coraggio, se ci pensi troppo, non sarai più credibile neppure a te stesso.